Friday, 26 April, 2024

NOVITÀ ore 22:32 del 3 Gennaio 2022 – ALC-0159 e ALC-0315 e vaccino. Autorizzati o meno ad uso umano?


La domanda è semplice:

I due eccipienti ALC-0159 e ALC-0315 sono o meno autorizzati ad uso umano?

Ma non è che, per caso, l’autorizzazione è condizionata “indirettamente” previa autorizzazione emergenziale del vaccino che li contiene?

NOVITÀ: proprio in queste ore (ore 22:24 3 Gennaio 2022) la Echelon Biosciences ha inoltrato una nota che potete leggere a questo indirizzo:

Comunicato Echelon Biosciences

e di questo ce ne rallegriamo visto che in qualche modo pare abbiamo contribuito a chiarire una situazione un po’ fumosa che nessuno aveva contribuito a chiarire e tutto questo a costo 0 senza prendere contributi privati o pubblici, a differenza di coloro che non vogliono rispondere e vedono finanziamenti del tipo:

– Facebook (all’interno del Third-Party Fact-checking Program);
– Bandi promossi dall’International Fact-checking Network;
– L’agenzia di stampa Agi (controllata da ENI a sua volta del gruppo Cassa Depositi e Prestiti la cui principale fonte di raccolta delle risorse finanziarie è costituita da tutto il risparmio postale italiano!);
– L’emittente pubblica Rai (quindi soldi pubblici);
– La Commissione europea (altri soldi pubblici).

Tutti questi soldi per non riportare nulla. Questa la differenza di quando si deve rendere conto a qualcuno e quando invece si è indipendenti.

 

Solo una piccola nota nel comunicato della Echelon, almeno noi non abbiamo mai falsamente utilizzato (“that our website has been used to falsely”) le informazioni presenti nel sito della suddetta (come è facile verificare in basso), quindi vogliamo sperare che l’accusa non sia rivolta a noi.

Pertanto tutto l’iter seguito e la dinamica riportata in basso rimarranno a futura memoria. Questo è il metodo da seguire quando si vuole fare chiarezza e non la cancellazione delle domande, totale assenza di confronti o ancora peggio il dileggio come si è abituati a fare in TV e sui media in generale anche nei confornti delle persone decedute.

 

Facciamo però presente che tutto il resto rimane comunque inalterato! Ovvero tutte le considerazioni fatte a partire dal paragrafo Un po’ di documentazione e a seguire dove viene riportato anche l’alto potere infiammatorio rilevato in vivo degli LNP (Lipid NanoParticles) di cui gli ALC-0159 e ALC-0315 ne fanno parte.

UN INTERROGATIVO ANCORA APERTO!

Ma rimane sempre un altro interrogativo. Nel comunicato della Echelon Biosciences si fa riferimento all’approvazione della FDA ad uso umano. Dove possiamo trovare l’approvazione EMA/AIFA?

 

 

### INIZIO SEZIONE CHIARITA ###


La curiosità

Questo articolo nasce da una banale curiosità. C’è stato segnalato dal signor X che dopo aver chiesto lumi sugli eccipienti indicati ALC-0159 e ALC-0315 costituenti il vaccino, la domanda è misteriosamente è sparita. DI nostro già abbiamo letto alcuni messaggi a tal riguardo dove veniva richiesto più volte di fare chiarezza sui suddetti eccipienti.

Convinto di un proprio errore, il signor X ha riformulato la domanda. Di nuovo sparita. Questa cosa è accaduta per 3 volte consecutive e ricordando il detto “non c’è 2 senza 3 e il 4 vien da se” il signor X ha ritenuto inutile una quarta prova. Ad ogni richiesta la domanda spariva per incanto, come se il “Nulla” (cit. film “La storia infinita“) inghiottisse ogni volta quelle domande.

 

Le schede tecniche

La cosa è apparsa un po’ strana, perché mai rimuovere una domanda che chiede lumi su un paio di eccipienti che costituiscono un vaccino? Dov’è il problema nel rispondere?

Al limite se non si conosce la risposta si chiedono lumi a terzi e poi si risponde alla persona che giustamente fa una propria domanda spinto da una curiosità per aver letto altrove un’altra notizia che lo ha messo in allarme. Eventualmente anche un allarme ingiustificato ma che comunque un minimo di risposta meriterebbe, non trovate? E invece no, le domande vengono sistematicamente eliminate.

Ma qual è la domanda, qual è la curiosità alla quale il signor X voleva un minimo di risposta? Non occorre essere dei geni per capire che in qualche modo l’oggetto del contendere riguarda i due eccipienti contenuti nel vaccino Pfizer riportati nel titolo così come ricordato nel precedente brevissimo paragrafo.

Si, ma perché?

Per capirlo occorre prendere la nota informativa (in realtà scheda tecnica) dei composti in questione. Di seguito la scheda tecnica dell’ALC-0159 prodotto dalla californiana Echelon Biosciences al costo di $125 per 5mg, naturalmente non può mancare lo sconto quantità!


NOTA: Si vuole sempre ricordare come il visualizzatore PDF integrato si affida a risorse esterne – nello specifico a Google Docs Viewer – pertanto se non si dovesse visualizzare il documento pdf non è colpa nostra o di un malfunzionamento del sito. In genere in questi casi è sufficiente rilanciare la pagina per vedere apparire i documenti. Ad ogni modo è sempre possibile scaricare il documento in questione sul proprio computer cliccando sul link Download [Dim. File] riportato sotto ogni documento PDF oppure cliccando – anche ripetutamente – sulla scritta Reload document all’interno della finestra del documento interessato al fine di ricaricare solo il PDF in questione.


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E, a seguire, la scheda tecnica dell’ALC-0315 sempre prodotto dalla californiana Echelon Biosciences, un po’ più economico del precedente; $75 per 5mg, anche qui presente lo sconto per quantità!


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CI si potrà chiedere “E quindi?”. Se proviamo a leggere la scheda tecnica alla fine del paragrafo Background è chiaramente riportato anche sottolineato (e in genere la sottolineatura viene utilizzata per rimarcare il concetto, per rafforzarlo):

This product is for research use only and not for human use.

Come si può banalmente verificare la frase è riportata in entrambi i prodotti utilizzati, lo ricordiamo, come eccipienti nel vaccino più somministrato. In Italia si sono raggiunte un totale di oltre 111 milioni di dosi somministrate (oggi 3 gennaio 2022), non ci sorprenderebbe se Pfizer avesse raggiunto quota di 70-80 milioni di dosi solo in Italia!

Ma in realtà anche questo non è dato sapere come viene affermato nel documento comirnaty-epar-risk-management-plan_en.pdf del 7 dicembre 2021 e riportato più in basso in questo articolo:

It is not possible to determine with certainty the number of individuals who received COVID-19 mRNA vaccine since it was first authorised for emergency use on 01 December 2020.

rimarcando, al 7 dicembre 2021, l’autorizzazione in fase emergenziale ancora vigente.

Le revisioni di entrambi i prodotti, come si può leggere in basso nelle due note, risalgono al 23 luglio 2021 quando in Italia avevano somministrato già decine di milioni di dosi.

Pertanto al 23 luglio 2021, dopo aver somministrato decine di milioni di dosi contenente i due eccipienti, quella frase era ancora presente (repetita iuvant).

 

Il tentativo …miseramente fallito!

Incuriositi da quella frase abbiamo provato anche noi a formulare la domanda, a chiedere qualche lume, quanto meno un minimo di spiegazioni e il sito al quale abbiamo posto la domanda è il medesimo utilizzato dal signor X ovvero tal Facta dove si legge:

 

Facta è un progetto di fact-checking che si occupa di bufale, notizie false e disinformazione. Da marzo 2021 siamo membri dell’International Fact-Checking Network (Ifcn) e firmatari del suo Codice dei principi.
Il sito è online dal 25 marzo 2020. Il nostro slogan, «Scegli a chi non credere», sintetizza il nostro obiettivo: segnalare ai lettori quali notizie, tra quelle che circolano sui media o sui social network, sono false, imprecise, decontestualizzate o reali e quali immagini o video modificati veicolano casi di disinformazione.

 

 

 

Bene, visto il credersi “so tutto io” dei soggetti in questione e visto il loro non rispondere alle domande del nostro signor X, abbiamo provato noi (a scanso di equivoci senza alcuna pretesa di riuscita, sia ben chiaro!) a formulare la domanda, una domanda banale;

I suddetti composti ALC-0159 e ALC-0315, utilizzati come eccipienti ad esempio nel vaccino Pfizer, sono o meno autorizzati ad uso umano?

 

Di seguito lo screenshot della domanda posta alle ore 22:14 del 2 gennaio 2022, qualcuno di voi legge una richiesta con parole offensive tali da poter giustificare una eventuale rimozione?

 

Notare il nome utente utilizzato per inserire la richiesta DIBEIN, semplice contrazione del nome di questo sito, ovvero DI BElla INsieme. Per l’occasione è stato creato anche un “account civetta” sul quale ricevere eventuali comunicazioni di click su link per confermare l’immissione del messaggio e/o comunicazioni di rimozioni per violazioni di etica (?) del sito. Non è arrivato mai nulla.

Di seguito l’immagine, “un po’ lunga”, ma da una visione di insieme della pagina la quale reca a margine il messaggio, la domanda da noi formulata che è stata cerchiata in rosso. L’intera pagina è stata catturata come immagine dal plugin FireShots in uso nel browser Firefox.

 

 

Nella risposta ad altri utenti si può notare come si vuol far intendere che la frase:

This product is for research use only and not for human use.

sia riferita alla presenza di cloroformio nel composto. Ma perché mai riportare sulla scheda di un prodotto le proprietà tossicologiche di un componente terzo se quest’ultimo ha già la propria scheda tossicologica? Ad esempio:


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Oltremodo se così fosse ci sarebbe almeno un’altra cosa da chiarire. Come si può leggere dalla domanda che abbiamo formulato (e prontamente rimossa come da immagine in basso) c’è il paragrafo Hazardous Properties and Cautions in basso alle note tecniche dei due composti che riporta chiaramente (le sottolineature sono nostre):

The toxicological and pharmacological properties of this compound are not fully known. […] This product is manufactured and shipped only in small quantities, intended for research and development in a laboratory utilizing prudent procedures for handling chemicals of unknown toxicity, under the supervision of persons technically qualified to evaluate potential risks and authorized to enforce appropriate health and safety measures. As with all research chemicals, precautions should be taken to avoid unnecessary exposures or risks.

Anche la frase:

Le proprietà tossicologiche e farmacologiche di questo composto non sono completamente note.

è riferita al cloroformio? Idem per:

Questo prodotto è fabbricato e spedito solo in piccole quantità, destinato alla ricerca e allo sviluppo in un laboratorio che utilizza procedure prudenti per la manipolazione di sostanze chimiche di tossicità sconosciuta

anche questa è riferita al cloroformio?

Per la cronaca, come anticipato poco sopra, alle ore 22:31 quindi 17 minuti dopo aver scritto la domanda questa era già sparita, inghiottita dal “Nulla”, esattamente come riportato dal signor X, stessa dinamica, “paro-paro”.

 

 

P.S.: Edit delle ore 14:58 del 3 gennaio 2022. Come per magia, circa 3 ore dopo aver messo on-line il nostro articolo, ecco che spunta un messaggio (questo non rimosso!) di un tizio che dice di aver contattato (?) la Echelon Biosciences e ricevuto delucidazioni in merito! Per la serie: “Oste, è buono il vino?“. Immagine in basso. Noi, nel seguito, andiamo avanti con le nostre considerazioni.

 

 


### FINE SEZIONE CHIARITA ###

 

 

Un po’ di documentazione

Proviamo a recuperare un po’ di documentazione in merito, impresa tutt’altro che banale.

Il punto di partenza potrebbe essere, ad esempio, il safety data sheet della Pfizer revisionato pochi giorni fa, il 7 dicembre 2021. Documento pdf riportato in basso.


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A pagina 5 si legge alla voce ALC-0159 e ALC-0315 il seguente testo, uguale per entrambi:

OEB Contact Hazards Unknown (control exposure to the range of 10ug/m3 to < 100ug/m3)

ovvero, letteralmente, Rischi da contatto Sconosciuti (controllare l’esposizione all’intervallo da 10ug/m3 a <100ug/m3).

La sigla OEB sta per Occupational Exposure Band, in soldoni l’esposizione degli addetti ai lavori al prodotto in questione. Poco sopra, al paragrafo Pfizer Occupational Exposure Band (OEB) Statement viene riportato:

The purpose of the Occupational Exposure Band (OEB) classification system is to separate substances into different Hazard categories when the available data are sufficient to do so, but inadequate to establish an Occupational Exposure Limit (OEL). The OEB given is based upon an analysis of all currently available data; as such, this value may be subject to revision when new information becomes available.

in buona sostanza:

Lo scopo di OEB è quello di separare le sostanze in diverse categorie di pericolo quando i dati disponibili sono sufficienti per farlo, ma inadeguati per stabilire un limite di esposizione professionale (OEL). L’OEB fornito si basa su un’analisi di tutti i dati attualmente disponibili; in quanto tale, tale valore può essere soggetto a revisione quando si rendono disponibili nuove informazioni.

In buona sostanza si conosce qualche cosa, ma i dati sono tutti in continuo divenire (esattamente come si sta facendo per gli eventi avversi del vaccino in continuo divenire che cambiano continuamente il bugiardino) quindi non si conoscono gli effetti sul medio e lungo termine.

Ancora, Sezione 11 pagina 7 con riferimento al vaccino, si legge Toxicological properties have not been thoroughly investigated (Le proprietà tossicologiche non sono state studiate a fondo). Se poi si ha voglia si provi a leggere la sezione Section 4: FIRST AID MEASURES.

Che sui vaccini non si debbano condurre (e perché mai?) studi di sicurezza farmacologica, genotossicità e cancerogenicità è riportato nelle linee guida sui vaccini dell’OMS del 2005 esattamente come indicato a pagina 35 e ribadito a pagina 37 nel documento comirnaty-epar-risk-management-plan_en.pdf riportato in basso:

Safety pharmacology, genotoxicity and carcinogenicity studies have not been conducted, in accordance with the 2005 WHO vaccine guideline

pertanto anche su questi aspetti non si sa nulla e mai si saprà nulla sul medio e lungo termine visto che indagini in tal senso non verranno mai condotte!


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Da pagina 34 del succitato documento si riportano gli effetti di studi non clinici dove i “nostri” LNP (Lipid NanoParticles, alias ALC-0159 e ALC-0315) entrano in scena. Il paragrafo termina a pagina 36 con:

In summary, the nonclinical safety findings related to COVID-19 mRNA vaccine administration primarily represent an expected immune reaction to vaccine administration and are clinically manageable or acceptable risks in the intended population.

ovvero:

In sintesi, i risultati non clinici sulla sicurezza relativi alla somministrazione del vaccino mRNA COVID-19 rappresentano principalmente una reazione immunitaria prevista alla somministrazione del vaccino e sono rischi clinicamente gestibili o accettabili nella popolazione prevista.

senza però fornire informazioni sulla reazione immunitaria. Ad esempio, il fenomeno dell’ADE è stato contemplato? Se si, dove lo si può leggere? L’omotetia che vede, in soldoni, il sistema immunitario attaccare lo stesso corpo e che è causa (non solo) delle innumerevoli miocarditi e pericarditi in molti casi mortali è stata considerata? Se si, dove la si può leggere? Si potrebbe andare avanti con altre domande. Ma non è questo il punto.

Il documento riportato in alto è del 7 Dicembre 2021. Il giorno 17 Dicembre 2021 – quindi solo 10 giorni dopo – per l’editore CellPress e la rivista iScience viene rilasciata la pubblicazione (nel titolo il link alla rivista dell’editore) The mRNA-LNP platform’s lipid nanoparticle component used in preclinical vaccine studies is highly inflammatory riportata in basso in formato pdf liberamente scaricabile.


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Già nell’abstract sugli LNP (in tale categoria rientrano ALC-0159 e ALC-0315) riporta chiaramente:

[…] Qui presentiamo le prove che i LNP utilizzati negli studi preclinici sui vaccini mRNA modificati con nucleosidi sono altamente infiammatori nei topi. L’iniezione intradermica e intramuscolare di questi LNP ha portato a risposte infiammatorie rapide e robuste, caratterizzate da massiccia infiltrazione di neutrofili, attivazione di diverse vie infiammatorie e produzione di varie citochine e chemochine infiammatorie. La stessa dose di LNP somministrata per via intranasale ha portato a risposte infiammatorie simili nel polmone e ha determinato un alto tasso di mortalità, con meccanismo irrisolto. Pertanto la base mRNA-LNP nel supportare l’induzione di risposte immunitarie adattative e gli effetti collaterali osservati possono derivare dalla natura altamente infiammatoria degli LNP.

Guardiamo singolarmente le frasi più significative:

Qui presentiamo prove che gli LNP utilizzati negli studi preclinici sui vaccini mRNA modificati con nucleosidi sono altamente infiammatori nei topi […] gli effetti collaterali osservati possono derivare dalla natura altamente infiammatoria degli LNP.

Questa frase ci ricorda qualcosa, chi parlava di “infiammazioni ripetute“?

Ma naturalmente la Dottoressa Loretta Bolgan nella sua immensa documentazione sull’argomento che abbiamo riportato nell’articolo Il valore della Ivermectina e non solo – Video intervista censurata, concetto oltremodo ribadito nella video-intervista del 24 novembre BOLGAN – DI BELLA: FRI MEDICINA riportato in basso.

 

Procediamo con un’altra frase presa dall’abstract della pubblicazione sopra riportata:

L’iniezione intradermica e intramuscolare di questi LNP ha portato a risposte infiammatorie rapide e robuste, caratterizzate da massiccia infiltrazione di neutrofili, attivazione di diverse vie infiammatorie e produzione di varie citochine e chemochine infiammatorie.

Ma …fermi tutti! Dove abbiamo già sentito questa affermazione?

Ma ovviamente nell’articolo VAX-QUO VADIS Capire la proteina spike – Conferenza stampa Bolzano con le autopsie del patologo Tedesco. Cosa veniva riportato agli inizi di novembre 2021?

Dai vetrini di 14 autopsie eseguite su persone decedute in un lasso di tempo da 8 giorni a 6 mesi dopo la dose di vaccino sono state rilevate le seguenti “anomalie”:

Infiltrazione linfocitica multiorgano ai danni del miocardio, pericardio, rene, polmone, vasi sanguigni e coronarie, milza, utero e tessuto adiposo;
Follicoli linfatici in organi dove non dovrebbero esserci, ovvero organi non linfoidi presentano centri germinativi linfatici;
Possibile sviluppo di tumori a partire dalle iperplasie degli organi linfoidi e l’interrogativo è ancora in essere;
Alterazione morfologica globuli rossi con aggregati eritrocitari;
Vasculite multiorgano;

Pertanto, come si può vedere, già in tempi non sospetti su questo sito venivano riportate le evidenze che si avvicendavano di volta in volta.

 

Studi clinici: primi risultati alle calende greche

Nel mainstream e nelle varie pubblicità varie pagate con soldi pubblici, la narrazione è sempre la stessa: il vaccino è sicuro, è testato, è sicuro anche per le donne in stato di gravidanza e quant’altro. Ma sarà vero? Proviamo a tirare fuori qualche numero.

Partiamo dalla determina AIFA sul Comirnaty datata 7 dicembre 2021 e di seguito riportata.


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Sicurezza ed efficacia

Si legge a pagina 8:

Per confermare l’efficacia e la sicurezza (ma efficacia e sicurezza come da pubblicità e trasmissioni pollaio con virostar non sono già confermate? n.d.r.) di comirnaty, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire relazione finale sullo studio clinico relativa allo studio C4591001 randomizzato, controllato verso placebo, in cieco per l’osservatore.

subito a fianco una data Dicembre 2023. Per “non saper né leggere ne scrivere” proviamo a cercare lo studio clinico indicato e dopo 3 secondi di ricerca eccolo (nel titolo il link allo studio):

Study to Describe the Safety, Tolerability, Immunogenicity, and Efficacy of RNA Vaccine Candidates Against COVID-19 in Healthy Individuals

Dalle note si legge come il trial stia ancora reclutando partecipanti (quindi da Aprile 2020 ancora non ha raggiunto il numero prefissato di 43.998 partecipanti), l’ultimo aggiornamento risale al 22 dicembre 2021, il termine dello studio è previsto per Maggio 2023, per i risultati si dovrà aspettare Dicembre 2023.

Subito in basso, sempre a pagina 8:

Per confermare l’efficacia e la sicurezza (di nuovo, ma efficacia e sicurezza come da pubblicità e trasmissioni pollaio con virostar non sono già confermate? n.d.r.) di comirnaty, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire relazione finale sullo studio clinico relativa allo studio C4591007 randomizzato, controllato verso placebo, in cieco per l’osservatore.

e subito a fianco la data Luglio 2024. Penso che i lettori abbiano già compreso cosa indichi quella data. Ad ogni modo lo studio C4591007 è il seguente studio non randomizzato:

A Phase 1/2/3 Study to Evaluate the Safety, Tolerability, and Immunogenicity of an RNA Vaccine Candidate Against COVID-19 in Healthy Children and Young Adults

partito circa a fine Marzo 2021, ancora in fase di reclutamento (l’obiettivo è 11.422 partecipanti), l’ultimo aggiornamento risale al 22 Dicembre 2021, il termin4 dello studio è previsto per Maggio 2026 con risultati probabilmente a inizio 2027!

Non sappiamo se l’endocrinologo Dr. Giovanni Frajese si riferisse a questo studio in un suo interevento in una delle trasmissioni televisive che da 2 anni diffondono banalità senza confronto alcuno, ad ogni modo riportiamo il video dell’intervento del Dr. Frajese:

I due studi riportati sono descritti nel paragrafo II.C.1 Studies which are Conditions of the Marketing Authorisation a pagina 154 del documento sopra riportato comirnaty-epar-risk-management-plan_en.pdf e sostanzialmente definiscono il “minimo sindacale” per ottenere le condizioni dell’autorizzazione all’immissione in commercio, “minimo sindacale” che vede i primi risultati solo nel Dicembre 2023, ma il vaccino è di fatto già commercializzato senza le condizioni minime necessarie.

Nella stessa pagina è riportata una tabella afferente al paragrafo II.C.2 Other Studies in Post-Authorisation Development Plan (sostanzialmente studi pianificati post autorizzazione).

 

Donne in gravidanza

È noto come in TV e trasmissioni pollaio varie venga continuamente ripetuto come il vaccino risulti sicuro per le donne in attesa, quando in realtà nello stesso bugiardino (a meno di recenti modifiche nel bugiardino ad opera delle case farmaceutiche per salvarsi il Lato B) è riportato come non siano state fatte sperimentazioni in donne in gravidanza. Infatti è in atto uno studio, ancora in essere, per le donne in attesa come riportato di seguito (nel titolo il link allo studio):

Study to Evaluate the Safety, Tolerability, and Immunogenicity of SARS CoV-2 RNA Vaccine Candidate (BNT162b2) Against COVID-19 in Healthy Pregnant Women 18 Years of Age and Older

iniziato orientativamente a metà Febbraio 2021 (quando già lo iniettavano alle donne incinte, quindi senza conoscere nulla!), ha reclutato solo 343 donne in stato interessante (un panel un po’ scarsuccio, non trovate?), l’ultimo aggiornamento risale a Novembre 2021 ne è previsto il termine per Agosto 2022 pertanto i risultati arriveranno probabilmente per gli inizi del 2023.

 

L’efficacia sul campo

Aspetto interessante perché non sarebbe male capire in funzione delle varianti quale sia l’effettivo contributo del vaccino. Da diverso tempo si parla di fatality rate (o death rate) praticamente dimezzato di variante in variante.

Ora, se a parità di numeri (intesi come positivi infettati), il numero di decessi praticamente dimezza (poiché dimezza il fatality rate del virus, e non siamo noi a dirlo!) allora come si fa a confrontare la situazione, ad esempio, del 2020 quando le varianti Alpha e Beta avevano un fatality rate rispettivamente dell’1,9% e 1,2% con la situazione odierna dove con la Delta e Omicron si viaggia rispettivamente allo 0,54% e allo 0.21% (stimato)!

Allora qual è l’effettiva riduzione dei decessi per merito dei vaccini in funzione delle varianti considerando che le dominanti sono Delta e Omicron? Non si può confrontare con Alpha e Beta perché i vaccini ancora non venivano somministrati quando erano predominanti quelle varianti.

Di seguito così come riportati dalla fonte ufficiale, alcuni dati in UK:

Decessi: il report conferma che tra il 13 novembre e il 10 dicembre ci sono stati 63 decessi tra la popolazione non vaccinata, 13 tra la popolazione parzialmente vaccinata, 251 tra i doppi vaccinati e 35 tra triple/booster dosi. Questo significa che la popolazione non vaccinata incide circa per il 17% nel periodo indicato mentre il peso è dell’83% tra la popolazione vaccinata nello stesso periodo di tempo.

Nota: Per quanto tempo ancora si vuole continuare a chiamare in causa l’effetto paradosso visto che i doppi/tripli vaccinati secondo la narrazione televisiva non dovevano nemmeno finire in ospedale?

Ospedalizati: il report conferma che tra il 20 novembre e il 17 dicembre ci sono state 381 ospedalizzazioni tra la popolazione non vaccinata, 70 tra i vaccinati con una sola dose, 740 tra i doppi vaccinati e 213 tra trilpe/booster dosi. Questo significa che la popolazione non vaccinata incide per il 27% del totale a confronto del 73% della popolazione vaccinata.

Positivi: il report conferma che tra il 20 novembre e il 17 dicembre ci sono stati 31,946 cases tra la popolazione non vaccinata, 7,779 casi tra i vaccinati con una sola dose, 51,102 casi tra la popolazione ocn due dosi di vaccino e 6,945 casi tra triple/booster dosi. Questo comporta un’incidenza del 33% dovuta ai non vaccinati e del 66%/67% tra la popolazione vaccinata.

Fonte: Latest Public Health Data confirms Triple Vaccinated are still being hospitalised and dying due to Covid-19 dove viene riportato il link al documento ufficiale scaricabile in PDF.

 

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